30 dicembre 2007

Il giorno in cui vidi Dracula


Dovete sapere che da piccolo andavo all'asilo Sem Benelli, di fianco al quale sorgeva una villetta di quelle strane delle quali è piena Reggio e che sono state quasi tutte ideate da un unico architetto (avevo fatto anche un post su di lui, ma naturalmente mi sono già scordato il suo nome). Beh, con quel loro stile a metà tra il gotico ed il romantico e avvolte dentro una tetra vegetazione in un riserbo tutto lombardo-borghese, quelle villette sembrano fatte apposta per vivificare l'immaginazione e soprattutto le paure di un bimbo. Cosicché, una volta, mentre con i miei compagni di asilo stavo guardando la villetta appoggiato alla rete di recinzione vidi Dracula nel terrazzino in cima all'edificio. Ero già abbastanza grandicello per capire che poteva trattarsi di suggestione, ma ero anche davvero certo di aver veduto quel che avevo veduto. Rimasi molto spaventato e non seppi mai se quel che avevo visto era magari solo un drappo nero ondeggiante o davvero Dracula (c'è chi dice che Dracula è una leggenda e che non sono mai esistiti transilvani che tolgono sangue alla gente, ma io ho un paio di videocassette della nazionale di rugby romena che provano il contrario). Comunque sia, queste sono le foto che ho fatto dal sentiero che scorre tra l'asilo e il Crostolo: questo è il mio asilo, quello lassù anche se non si vede bene è il terrazzino della villetta, quella nella foto qua in alto è ancora la villetta, questo è il sentiero che passa sotto l'asilo, questo è il Crostolo semighiacciato in quel tratto e questo è il muro di recinzione del vicino Cimitero Monumentale; purtroppo proprio mentre facevo la foto dev'essere passato un superfigaccione e la sua ombra mi ha rovinato lo scatto.

27 dicembre 2007

Ogni cosa è luminosa


A Natale ho visto un bel film in dvd: si chiama "Ogni cosa è illuminata", è ambientato in Ucraina, è girato da un esordiente ed è interpretato da Eljah Wood. Il protagonista è vegetariano, imbranato ed ama collezionare ricordi come me. Però c'è una differenza tra noi due, oltre al fatto che lui non ha il fisico scolpito nel granito come me. La teoria che dà titolo al film (e della quale Elijah/Jonfen si convince) è che ogni cosa del nostro passato illumina il nostro presente e che i ricordi vanno conservati perché ci aiutano a capire chi siamo e da dove veniamo e (quindi) ad interpretare meglio quel che ci succede. Io la vedo un po' diversamente: per me i ricordi non sono "soli" che illuminano il presente ma "stelle" luminose che brillano di per sé. Magari poi la loro luce riesce a rischiarare un po' anche la situazione attuale, ma non è questo il loro fine. Sono piccoli mondi a sé, non bisogna dargli il compito di aiutarci nel presente. Magari confortarci, ma non aiutarci praticamente. So che probabilmente è la peggior metafora astronomica nella storia dell'umanità, ma fa lo stesso. Insomma, se lo avessi girato io quel film lo avrei chiamato "Ogni cosa è luminosa", e naturalmente avrei assoldato Lola per la parte di Sammy Davis Junior Junior.

25 dicembre 2007

Regali


Io ho ricevuto (regali scartati alle ore 22.12, nuovo record personale di resistenza): una sciarpa e un cappello di lana della Champion, un computer portatile Sony (in realtà questo non è un vero regalo di Natale) e una macchina fotografica della Nikon. E mio fratello and his wife mi hanno regalato una felpa con cappuccio di Boston e dei dolcini al burro d'arachidi. Io speravo in un cane (o al limite in un gatto tipo Figaro) ma va bè. Speriamo che nevichi un po' così vado a fare le foto con la mia nuova macchinina fotografica imbacuccato con la roba di lana. Di macchine fotografiche ne avevo già una, poverina; le foto dei regali le ho fatte fare a lei tanto per farla sentire ancora utile. Quella che ritrae la nuova macchina è venuta sfocata, stranamente: lei ha detto che non l'ha fatto apposta, sarà...

20 dicembre 2007

Buon natale!

Buone
feste
di Natale a tutti
quelli che ogni tanto
passano di qua, e che credo
di conoscere ad uno ad uno. Buon
Natale alla Robbberta, che adesso tornerà
per un po' nel Salento con una bella notizia e che è
una delle persone più in gamba che io conosca; a Focaccina,
con la quale adesso mi sento (beh, mi leggo) un po' meno perché è diventata un pretzel in carriera, ma che rimane sempre la otaria più toga (e anche più matta) dell'emisfero boreale; ad Alien (sperando che ogni tanto passi di qua anche lei, ma non ne sono sicuro), che mi è un sacco simpatica; a Belva, che nonostante sia appassionata di Harry Potter è una ragazza intelligente e piacevole; ad Alexia e Codellina; a Billie, che oscurerà il ricordo di Gianni Brera se la sua passione per le cameriere tettone non lo tralignerà prima; a Cane, che l'è un ragas molto intelligente e dovrebbe sperperare meno il suo tempo e le sue capacità ("è un coker intelligente ma non si applica"); a Ghemonsss, una specie di folletto gentile sempre pronto a dire una parola garbata in chat e su msn; a Maxam, che è sei volte più togo di Ibanez e non se la prende neanche se (esempio puramente teorico) un balengu si scorda di fargli gli auguri; a M.Map, che visto che è appassionato come me di rugby bulgaro e singaporese non può che essere una persona anch'egli molto sexy; e ad Orso, il forumista ed ungulato più divertente che conosco. Va bè, è un po' un post iperzuccheroso ma a Natale vige una moratoria e si possono scrivere anche cose così.
I colori volevano
ricordare un albero
di Natale (questo è il
tronco) ma mi sa che è
venuto un po' un poccio..

18 dicembre 2007

Vigilanza in un pomeriggio di fine autunno


Oggi iniziano le prove di "Sogno di una notte di mezza estate", la prima produzione 2008 dei teatri di Reggio. E' un progetto di basso profilo, non in senso negativo: reciterà una compagnia locale con attori giovani ed in un teatro piccolino (la Cavallerizza), anche se le molte serate di programmazione (ben sei) tradiscono l'attesa di un buon pubblico da parte della direzione. Oggi probabilmente comincerà solo la fase di montaggio, le prove degli attori dovrebbero partire più avanti. Il Sogno di una notte... è una delle mie opere shakespeareane preferite, ma credo che gli studiosi ed i cultori del Bardo (eccetto Belvolady) la snobbino parecchio. Tra le tante rivistazioni cui ha dato vita ci sono anche "Commedia sexy in una notte di mezza estate" di Woody Allen (uno dei suoi film che preferisco) e "Sogno di una notte di mezzo inverno" con Bob Rock e il Cirano (io ce l'ho, ho tutti gli Alan Ford originali -63?- disegnati da Magnus). Il plot del Sogno shakespeareano è un intreccio di tre o quattro storie: quella del gruppo di nobili ragazzi ateniesi, quella dei popolani, quella degli esseri fatati e magari anche quella dei personaggi recitati dai popolani. E' perciò anche (credo) uno dei primi esempi di "teatro nel teatro", al pari dell'Amleto. Per la sua ambientazione (un bosco vicino ad una nobile città) e per la separazione un po' scolastica tra le varie storie/scene mi ricorda a volte "La primavera" di Botticelli (e "La tempesta", che preferisco al "Sogno", mi ricorda "La nascita di Venere", che preferisco alla "Primavera"). Ecco, non so più cosa dire. Ah, quando uno dei popolani impersona l'asino indossa tradizionalmente una maschera somaresca che ricorda molto (oltre a quelle della comedia classica greca e latina) quella utilizzata la scorsa settimana dal bravo attore di "Pinocchio", che ho deciso essere lo spettacolo che mi è piaciuto di più tra tutti quelli ai quali ho assistito in teatro. Fino ad ora i motivi per cui mi piaceva andare a teatro erano, nell'ordine: 1) la cioccolata della macchinetta, 2) le altre maschere, 3) i muri madidi di storia (insomma, l'ambiente colto e "carino"), 4) il fatto che alle medie andavo a scuola lì di fianco. Se iniziano a programmare spettacoli come Pinocchio (o come 'Finale di partita' della scorsa stagione, o come il concerto dell'orchestra venezuelana) magari andrò anch'io come tutti proprio anche solo per il piacere di guardare gli spettacoli.

13 dicembre 2007

Farfalle & C.


Oggi, Santa Lucia, doppio appuntamento in teatro: al mattino spazio ai bambini delle materne in Cavallerizza con lo spettacolo "Farfalle" (piuttosto carino, con animazioni al computer; ai bimbi è piaciuto), alla sera concerto di beneficenza all'Ariosto del pianista Einaudi.
Altre maschere del mattino: Annalisa A.
Altre maschere della sera: Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Cristina, Elisabetta D, Giovanni, Giulia, Riccardo, Rita, Roberto, Simona.
Maschere di venerdì pomeriggio (spettacolo della C.C. La Pulce): Annalisa A, Corrado, Io (ed è passata a trovarci la Cristina).
Sabato sera (cori universitari): Alexia, Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Giovanni, Giulia, Riccardo, Rita.

12 dicembre 2007

Wuber contro Wuber


Mentre cercavo le donne nude su internet ho trovato questa foto qua. Ritrae i mezzofondisti Techino Coe (figlio d'arte di Sebastian Coe) e Lou Ganega durante la tradizionale corsa nell'aia del Trinity College di Cambridge. Stanno correndo così forte perché la coppa per il primo classificato è presa direttamente dal secondo classificato.

10 dicembre 2007

Pinocchio


Questa sera in Ariosto c'è stato "Pinocchio", uno spettacolo che occuperà la programmazione del politeama di via Allegri per tutta la settimana con cinque serate e due matinèe per i ragazzi. E' una lettura decisamente particolare dell'opera di Collodi: toni cupi ed inquietanti, colori spenti bucati di tanto in tanto dal rosso fuoco, recitazione un poco allucinata e grottesca. Beh, in verità non posso dire di averlo capito fino in fondo, ma complessivamente mi è piaciuto molto ed ho avuto l'impressione che "dietro" alla regia ci fosse un'idea vera e che le trovate non fossero solo uno stratagemma per colpire lo spettatore. L'unica nota che a volte stonava un po' (ma è una cosa molto soggettiva) è che la voce dell'attore principale (molto bravo, è sempre in scena per un'ora e venti) mi ricordava molto quella di quel personaggio di Maidiregol che fa il cicisbeo del '700 con la cipria ed il neo finto (non ricordo come si chiama), e questo naturalmente non mi aiutava ad immergermi nelle atmosfere crude e stranianti dello spettacolo. Per certe cose (i colori, le maschere zoomorfe, la crudezza dei rapporti umani) mi ha ricordato anche il fumetto Maus, ma dubito che questo fosse nelle intenzioni del regista. Non c'era tanta gente, vedremo le prossime sere. Abbiamo sfoggiato i nuovi lettori laser dei biglietti ma non hanno funzionato e così sono state richiamate subito dalla pensione le povere vecchie punzonatrici "a mano".
Maschere: Annalisa A (bg), Annalisa N (II), Corrado (I s), Cristina (I d), Giulia (Bg), Io (III), Riccardo (P), Rita (gr), Roberto (Cm), Simona (gr).
Seconda serata: Annalisa A (Cm), Corrado (I s), Cristina (Bg), Elisabetta D (III), Giovanni (P), Io (II), Riccardo (gr), Rita (I d), Roberto (bg), Simona (gr).
Seconda mattina: Annalisa A (P), Giulia (P), Io (P), Rita (atr).
Terza serata: Alexia (P), Annalisa A (Cm), Corrado (bg), Cristina (I d), Io (III), Nicola (gr/II), Paolo (I s), Riccardo (gr), Simona (bg).

7 dicembre 2007

Homus perfectus


Finalmente è arrivata la conferma scientifica a ciò di cui l'opinione pubblica mondiale era da tempo fermamente convinta: sono perfetto. Gli esami del sangue fatti nel centro altamente specializzato di Villa Verde (di fianco al Bar Marino) lo testimoniano con granitica certezza. Nel primo foglio dei riusltati non compare neanche un asterisco e nel secondo meno del solito. Tra l'altro mi è anche aumentato l'ematocrito (mi pare che l'ultima volta fosse addirittura inferiore a 30), quindi magari se mi alleno bene nella prossima primavera potrò battere qualcuno dei miei vecchi record ciclistici. So che non è molto carino spiattellare su un blog le proprie analisi del sangue, ma visto che secondo le analisi il mio senso della privacy è 38 volte inferiore al mio egocentrismo ho deciso senza indugi di farlo. Tra l'altro mentre andavo a Villa Verde ho anche incontrato Guido il tecnico delle luci teatrali, ma questo forse l'avete già letto sull'Ansa o sulla Reuters.

4 dicembre 2007

Bach, borsine e bastardini


In questi giorni non mi stanno accadendo molte cose, contrariamente al resto dell'anno che è tutto un succedersi di incredibili avventure al fulmicotone. Oggi al teatro Cavallerizza c'è stata la presentazione di un bel volume su architettura e teatro. All'inizio ho sentito una incantevole registrazione dei concerti brandeburghesi di Bach messa su dal tecnico Fabio; poi ho rubato una bella borsina di stoffa nera grazie alla complicità della capomaschera migliore del mondo; poi ho visto Dario Fo (e con una certa disdetta l'ho rivalutato un altro po', perché un Nobel che alla sua età "si prende su" per venire in un teatrino di Reggio a parlare a trenta persone dimostra una passione ed una umiltà che nella mia boria credevo che Fo non possedesse); e alla fine del turno ho anche accarezzato una cagnolino (uno di quei bastardini resi quasi sferici dalla ipernutrizione) che è rimasto per tutta la conferenza ad aspettare fuori dalla porta i suoi padroni. Così. Accarezzare cagnolini è un po' come quando Linus accarezzava gli uccellini, ma al contrario: là erano gli amici di Woodstock ad andarsene via confortati, invece chi accarezza i cagnolini si sente esso stesso un po' rigenerato. Presentazione libro "Architettura e teatro", Cavallerizza. Altre maschere: Annalisa A (Cm) e Rita (P).
E stamattina (mercoledì 5) c'è stato un teatro ragazzi piuttosto carino. Lo spettacolo si intitolava "Albero" e come al solito ho fatto qualche foto. In queste prime tre (uno, due, tre) ho catturato i particolari più minuti della scena grazie al portentoso zoom della mia macchinetta. Poi ho fotografato il cartello che indica la manichetta dell'estintore in modo che quando fra 400 anni verrà riscoperta la mia arte tutti penseranno che ero un grande fotografo concettualista e metafisico; ed infine ho immortalato questo scorcio di corridoio un po' claustrofobico, l'atrio del teatro con sullo sfondo la grande Piazza dei Teatri e il tavolino delle maschere.
Teatro ragazzi "Albero", Ariosto. Altre maschere: Annalisa A (Cm), Cristina (P), Elisabetta T (II).