30 novembre 2007

It's hard to be a pidgeon in the city


Ieri mattina ho fatto una foto a dieci piccioni appollaiati su un lampione a strapiombo sopra un incrocio della circonvallazione di Reggio, smentendo così clamorosamente coloro che ancora sostengono che non sono il miglior fotografo del Mondo. E' uno dei punti più inquinati di Reggio, chissà come sono i polmoni di questi poveri piccioni. L'ho scattata mentre stavo andando in teatro perché in questi giorni in Cavallerizza c'è un convegno di architettura.
Altre maschere...
Primo giorno (mattina): Annalisa A e Rita.
Secondo giorno (sera): Annalisa A e Simona.
Terzo giorno (mattino in Ariosto, conferenza): Alexia, Corrado, Cristina, Elisabetta T, Giulia, Roberto, Simona.
Terzo giorno (pomeriggio): Annalisa A e Giovanni.

27 novembre 2007

Settanta


Visto che ero ancora ammalato oggi pomeriggio ho visto "Zodiac", un film di uno o due anni fa con Jake Gyllenhal (o come si scrive) e Robert Downey Jr. Mi piacciono molto tutti e due gli attori (uno soprattutto per "Donnie Darko" e l'altro soprattutto per "Wonder Boys") ma più che altro mi piacciono un sacco gli anni '70 al cinema. Almeno, gli anni 70 americani. Io negli anni '70 ci sono nato ma in generale non mi sono mai piaciuti granché: mi fanno venire in mente i pantaloni a zampa di elefante, i capelli lunghi con le basette, i mobili di plastica colorata, le atmosfere psichedeliche e le camicie a fiori. Però i film americani degli anni '70 hanno un qualcosa di particolare, sono fatti di asfalto, macchine scasse e colori un po' acidi ma "onesti". E' come se in quella decade gli americani avessero ritrovato una sobrietà ed un'aderenza alla realtà "europee" e noi europei le avessimo un po' perse, per questo mi piacciono i seventies americani (perlomeno quelli raccontati dal cinema) e poco quelli italiani. Così, voleva essere uno spaccato sociologico. I miei idoli di quel periodo sono Steve McQueen e Paul Newman, ma mi è piaciuto molto anche "Quel pomeriggio di un giorno da cani" con Al Pacino. Storie di uomini rudi e un po' sciatti che si aggirano passivamente nella sporcizia e nella violenza delle metropoli americane ma che riescono a non farsene coinvolgere ed a rimanere a modo loro "puri". Non a caso (e qui parte l'inevitabile aneddoto autobiografico) quando penso ai "miei" seventies la prima cosa che mi viene in mente sono i mattoni faccia-vista e l'asfalto del condomino dove abitavo da piccolo. Asfalto e mattoni dei duri, ruvidi, sinceri anni '70.

24 novembre 2007

A paco's elenco


La musica non è mai stata la mia arte preferita però visto che non so cosa scrivere ecco qua l'elenco delle mie dieci canzoni preferite di musica leggera. I link portano a video di youtube.
1) Losing my religion (REM)
2) Dancing in the dark (Bruce Spingsteen)
3) A lover's concerto (Toys)
4) Because the night (Patti Smith)
5) She drives me crazy (Fine young cannibals)
6) Walking on sunshine (Katrina & the waves)
7) Walking like an egyptian (Bangles)
8) Everybody needs somebody to love (the Blues Brothers)
9) Born to run (Bruce Springsteen)
10) Where the streets have no name (U2)
Gli unici due aneddoti che conosco su queste canzoni sono: la ragazza di "dancing in the dark" è Monica del telefilm Friends e "a lover's concerto" è una cover di un brano di Bach.

21 novembre 2007

Miss Finocchiaro


Ieri sera in Ariosto prima serata di "Miss Universo", spettacolo comico e non solo di Angela Finocchiaro. Io non l'ho visto ma mi han detto che è piuttosto bello, divertente e stimolante. Teatro esaurito. Altre maschere: Annalisa A (Cm), Annalisa N (gr), Corrado (gr), Cristina (I s&d), Riccardo (bg), Rita (P), Roberto (II) e Simona (bg). Io ero in III ordine. Eravamo in nove invece che in dieci perché Alexia si è laureata ieri mattina.
Seconda serata: Alexia (III), Annalisa A (P), Annalisa N (gr), Corrado (II), Cristina (bg), Riccardo (bg), Roberto (Cm), Simona (I d&s) e io (gr).
Alla terza sera io invece che in Ariosto ero in Cavallerizza, dove c'era un congresso sui problemi abitativi delle donne con sette relatrici, sei o sette attrici e quindici spettatori. Altre maschere: Annalisa A, Roberto e (per 20') Corrado.

17 novembre 2007

La mia droga si chiama Coccoie


La Coccoina era la colla che usavamo noi bambini degli anni '70, la decade che non a caso registrò l'acme nel consumo di droghe pesanti in Italia. Aveva un odore tanto chimico quanto buono e dava assuefazione già alla seconda ora del primo giorno di scuola. Vidi bambini dilapidare le loro riserve di gnocco ed altri vendere i pastelli Giotto azzurro-cielo e rosa-carne (i primi a consumarsi, perciò preziosissimi) pur di permettersi un barattolino extra di coccoina. Io per fortuna resistetti perché come si sa il ciocorì è un vizio ancor più potente della coccoina. La Coccoina era in bellissimi barattolini di latta argentati e mi dispiace non averne conservato neanche uno. Chissà se si trovano su e-bay, dopo ci guardo. Complici le mie sempre disastrose capacità manuali e le proprietà fisiche della colla stessa, tutti i fogli di carta che incollavo si trasformavano in blocchi di cartapesta del peso di 6 chili, mentre altri tre chili di colla finivano sulle mie mani e sui miei pantaloni, che servivano proprio a tentare di pulirsi le mani. Insomma tutto questo per dire che stamattina ho ritrovato dopo tanto tempo la Coccoina. Era in tubetto lungo tipo Pritt e non in barattolo, però il sapore è sempre lo stesso. E' un effluvio inebriante che ricorda un po' i dolcetti Condorelli alla pasta di mandorle. Così... Potete trovare queste ed altre memorie della mia infanzia nel volume autobiografico che ho scritto insieme a Clemente G. Mimum e che sarà acquistabile in allegato ai prossimi numeri di Cioé. Questi qui di fianco sono il tubetto di Coccoina e la creazione mirabolante per la quale mi è servito.

15 novembre 2007

Fate, cavalieri, usignoli e talpe


Stamattina in Ariosto c'è stato uno spettacolo per ragazzi dal titolo "Histoire d'un fee" (o qualcosa del genere), "Storia di una fata". Certe cose erano carine, ma la ragazza, unica attrice in scena, parlava con forte accento francese e senza microfono, perciò credo che nel brusio i bambini (da 3 a 5 anni, come le sorpresine dell'ovetto Kinder) abbiano capito una parola su tre (io due su tre). Era la storia di una fata che aiuta Cenerentola a conquistare il principe ed è stato il mio primo turno con Elisabetta T, la maschera n° 28 (conteggio ufficioso) che ho conosciuto.
Io ero in primo ordine destro. Le altre maschere: Annalisa A (atr), Annalisa N (P), Elisabetta T (I s, primo turno insieme).
Stamattina mi hanno anche prestato un libro che cercavo da tempo, "Il buio oltre la siepe". Lo inizierò stasera e spero sia bello come gli altri libri e film che ho letto o visto in questo periodo: una raccolta teatrale di Puskin, l'Urfaust ed il Faust di Goethe (lo sto ancora leggendo, non sono mai riuscito a finirlo) ed il film "Le vite degli altri", che si è rivelato bello come me l'avevano descritto. "A STL XX/80, con riconoscenza".

10 novembre 2007

Ron


Ieri sera in Ariosto c'era un concerto gratuito di Ron, con i posti quasi tutti esauriti. Anche se l'ho sentito solo da fuori mi pare sia stato bello e che la gente abbia apprezzato (tranne uno che dopo dieic minuti è uscito sbadigliando platealmente e dicendo "la prossima volta paghiamo però dateci Aldo, Giovanni e Giacomo"). Ron mi ricorda certe domeniche mattina da piccolo, quando mio padre metteva sul giradischi il 33 giri di Lucio Dalla con "Piazza Grande" (che ieri sera ho saputo essere stata scritta proprio da Ron), "la Settima Luna", "Marco e Anna", "L'anno che verrà"... canzoni molto belle ma anche malinconiche e struggenti, che facevano uno strano ed indecifrabile effetto sul piccolo Paco, allora non ancora rude maschio. Le ascoltavo seduto sulla moquette blu della sala, e solo chi ha avuto una moquette in sala sa che sedercisi sopra la domenica mattina ha proprietà evocative e malinconiche almeno pari a quelle della siepe dell'Infinito di Leopardi.
Io ero in: secondo ordine.
Altre maschere: Alexia (gr2), Annalisa A (Cm), Annalisa N (bg), Corrado (III), Cristina (distr.gadget), Giulia (gr1), Paolo (I s&d), Rita (P), Roberto (gr1), Simona (bg).

5 novembre 2007

Miracolo a Milano


Oggi c'è stata la prova generale del trittico di Miracolo a Milano, un progetto prodotto dai teatri di Reggio per festeggiare il 150° anniversario del teatro Valli (Zavattini, scrittore e sceneggiatore di De Sica, era reggiano). Il primo episodio del trittico (Totò il buonooo!) e l'ultimo (Petrolio) si svolgono in Cavallerizza, quello centrale al Valli. Io per la generale sono rimasto solo per il prologo e invece nella sera della prima ho visto anche Petrolio, sulla tragedia del popolo nigeriano Ogoni. Alla fine c'è stata una festa e io sono rimasto fino alle tre, stabilendo il mio record all time di andata a letto più tardi. Mentre tutti gli altri ballavano, flirtavano e mangiavano salame e mortadella (affettati sul sacro bancone del guardaroba che adesso è tutto bisunto) io ho letto otto volte tutto quel che c'era di leggibile sulla nostra scrivania cercando di mantenere un'aria da consumato viveur. Alla fine un macchinista impietosito mi ha detto di andare pure a casa che avrebbe chiuso lui. Comunque ho scoperto che alle 3 di notte andando in bici dal teatro a casa mia (4 km) non si incontra nessuno (ma proprio nessuno) e che gli uccellini cantano anche a quell'ora.
Altre maschere della generale: Alexia, Annalisa A.
Altre maschere della prima: Alexia, Annalisa A, Elisabetta D.
Altre maschere della seconda: Annalisa A, Elisabetta D, Giulia (primo turno insieme)

1 novembre 2007

Buon Halloween!


Buon Halloween a tutti. Questa qui di fianco è l'unica zucca che ho trovato in casa (in realtà in garage) e perciò ha avuto l'onore di posare per questo post. Questo qui sotto invece è un disegno commemorativo con Billingham (travestito da Shane McGowan), Phoebe (travestita da Billi) e Cane (travestito da Focaccina) che suonano alla mia porta per fare "dolcetto o scherzetto". Sul significato di questa allegoria i critici d'arte si sono aspramente divisi in questi ultimi decenni.
PS: stasera in Ariosto c'è stata la prima serata di Icarus Junior, musica elettronica suonata da bambini. E' stata anche la serata d'esordio per Elisabetta D, la maschera numero 26 che ho incontrato da quando ho iniziato (se ho contato bene).
Altre maschere: Annalisa A, Corrado, Elisabetta D, Simona.