15 novembre 2007

Fate, cavalieri, usignoli e talpe


Stamattina in Ariosto c'è stato uno spettacolo per ragazzi dal titolo "Histoire d'un fee" (o qualcosa del genere), "Storia di una fata". Certe cose erano carine, ma la ragazza, unica attrice in scena, parlava con forte accento francese e senza microfono, perciò credo che nel brusio i bambini (da 3 a 5 anni, come le sorpresine dell'ovetto Kinder) abbiano capito una parola su tre (io due su tre). Era la storia di una fata che aiuta Cenerentola a conquistare il principe ed è stato il mio primo turno con Elisabetta T, la maschera n° 28 (conteggio ufficioso) che ho conosciuto.
Io ero in primo ordine destro. Le altre maschere: Annalisa A (atr), Annalisa N (P), Elisabetta T (I s, primo turno insieme).
Stamattina mi hanno anche prestato un libro che cercavo da tempo, "Il buio oltre la siepe". Lo inizierò stasera e spero sia bello come gli altri libri e film che ho letto o visto in questo periodo: una raccolta teatrale di Puskin, l'Urfaust ed il Faust di Goethe (lo sto ancora leggendo, non sono mai riuscito a finirlo) ed il film "Le vite degli altri", che si è rivelato bello come me l'avevano descritto. "A STL XX/80, con riconoscenza".

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