27 aprile 2007

24 aprile 2007

C'è sempre un bosco


Stamattina all'Ariosto c'era uno spettacolo per bambini dell'asilo e delle elementari dal titolo "C'è sempre un bosco". E' stato carino e divertente, non ho mai visto i bambini ridere così tanto a teatro. A me è piaciuta soprattutto la storia dello stopper fortissimo che aveva due ginocchia nella stessa gamba... Lo spettacolo era materialmente basato su una specie di filo rosso (metà lanoso e metà metallico, mi è sembrato da lontano) con cui l'attore -l'unico in scena- costruiva tutti gli oggetti della storia, che era un mix fra "Cenerentola", "Pollicino", chitarre all'uncinetto, ginocchia di stopper e merendine.
Le altre maschere erano: Annalisa A, Nicola ed Odette. Io ero in: secondo ordine.

18 aprile 2007

Les femmes savantes et le male vigilante


Ieri sera all'Ariosto c'era un'opera in prosa di Moliere, Les femmes savantes (titolo italiano "Le intellettuali"). A me Moliere e Goldoni non sono mai piaciuti ma lo spettacolo di ieri sera è stato relativamente divertente ed ha raccolto un tripudio di applausi. Era un Moliere un po' virato ad umorismo da cabaret: la zia (bravo l'attore) sembrava la professoressa di tuscolano di Zelig, il padre (") recitava come Troisi, il pedante Tresottani ricordava un po' il dj di Panariello. Io non credo sia molto giusto contaminare le opere antiche con innesti moderni di questo tipo ma forse Moliere è sempre stato recitato con un occhio più al divertimento del pubblico che alla fedeltà all'opera e quindi anche operazioni di questo tipo magari rientrano pienamente nei canoni. Ah, ieri sera hanno debuttato due nuove maschere: Mathias e Riccardo. Al pomeriggio invece ho compiuto con orgoglio la mia prima vigilanza in Cavallerizza; cinque ore e mezzo quasi da solo, sono state lunghine. Ho letto sei volte lo stesso numero di ReggioMese e quattordici volte Patatines, il fumetto di auguri alla Robbberta che mi ero stampato. Oggi seconda vigilanza.
Altre maschere: Annalisa A, Mathias, Nicola, Odette, Pamela, Riccardo, Simona.
Io ero in: terzo ordine.

15 aprile 2007

Ucci ucci sento odor di svizzerucci


Dunque, molti si chiederanno cosa ho visto a teatro in questo weekend. Giovedì e venerdì mattina c'era "Pollicino", favola di Perrault; era teatro per ragazzi, con un unico attore in scena. La storia è edificante: i genitori di Pollicino portano i loro sette figli a morire di fame nel bosco dove vengono trovati da un'orca doppiogiochista il cui marito scanna e mangia per sbaglio le proprie sette figlie e alla fine Pollicino torna a casa pieno d'oro e allora viene riaccolto in famiglia. Simpatica l'interpretazione dell'attore -di non nascoste origini romagnole- ed ammirabile la sua capacità di ricreare i particolari della fiaba con semplici ma toccanti invenzioni visive (del resto questo talento coreografico è l'arma migliore di molte delle compagnie teatrali per bambini). Ieri sera c'era invece, sempre all'Ariosto, un'esibizione di un gruppo musicale del Canton Grigioni. Musica folkloristica+Svizzera sembrerebbe il connubio più noioso del mondo dopo film+Moretti e invece è stato abbastanza simpatico e non è dispiaciuto al centinaio di spettatori presenti.
Altre maschere...
Giovedì: Nicola, Odette, Roberto. Venerdì: Annalisa N, Nicola, Roberto. Sabato: Alexia, Annalisa A, Corrado, Cristina, Nicola, Pamela, Roberto.

8 aprile 2007

Buona pasqua!


Buona Pasqua a tutta la miriade di miei lettori. Il disegno augurale è vecchio un po' perché ho il mouse rotto (non va a destra se non strattonandolo violentemente) e quindi sarebbe stato troppo difficile farne un altro e un po' perché Forbes mi ha inserito nella lista delle dieci persone più fiaccone del mondo.