18 aprile 2007
Les femmes savantes et le male vigilante
Ieri sera all'Ariosto c'era un'opera in prosa di Moliere, Les femmes savantes (titolo italiano "Le intellettuali"). A me Moliere e Goldoni non sono mai piaciuti ma lo spettacolo di ieri sera è stato relativamente divertente ed ha raccolto un tripudio di applausi. Era un Moliere un po' virato ad umorismo da cabaret: la zia (bravo l'attore) sembrava la professoressa di tuscolano di Zelig, il padre (") recitava come Troisi, il pedante Tresottani ricordava un po' il dj di Panariello. Io non credo sia molto giusto contaminare le opere antiche con innesti moderni di questo tipo ma forse Moliere è sempre stato recitato con un occhio più al divertimento del pubblico che alla fedeltà all'opera e quindi anche operazioni di questo tipo magari rientrano pienamente nei canoni. Ah, ieri sera hanno debuttato due nuove maschere: Mathias e Riccardo. Al pomeriggio invece ho compiuto con orgoglio la mia prima vigilanza in Cavallerizza; cinque ore e mezzo quasi da solo, sono state lunghine. Ho letto sei volte lo stesso numero di ReggioMese e quattordici volte Patatines, il fumetto di auguri alla Robbberta che mi ero stampato. Oggi seconda vigilanza.
Altre maschere: Annalisa A, Mathias, Nicola, Odette, Pamela, Riccardo, Simona.
Io ero in: terzo ordine.
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