4 dicembre 2007

Bach, borsine e bastardini


In questi giorni non mi stanno accadendo molte cose, contrariamente al resto dell'anno che è tutto un succedersi di incredibili avventure al fulmicotone. Oggi al teatro Cavallerizza c'è stata la presentazione di un bel volume su architettura e teatro. All'inizio ho sentito una incantevole registrazione dei concerti brandeburghesi di Bach messa su dal tecnico Fabio; poi ho rubato una bella borsina di stoffa nera grazie alla complicità della capomaschera migliore del mondo; poi ho visto Dario Fo (e con una certa disdetta l'ho rivalutato un altro po', perché un Nobel che alla sua età "si prende su" per venire in un teatrino di Reggio a parlare a trenta persone dimostra una passione ed una umiltà che nella mia boria credevo che Fo non possedesse); e alla fine del turno ho anche accarezzato una cagnolino (uno di quei bastardini resi quasi sferici dalla ipernutrizione) che è rimasto per tutta la conferenza ad aspettare fuori dalla porta i suoi padroni. Così. Accarezzare cagnolini è un po' come quando Linus accarezzava gli uccellini, ma al contrario: là erano gli amici di Woodstock ad andarsene via confortati, invece chi accarezza i cagnolini si sente esso stesso un po' rigenerato. Presentazione libro "Architettura e teatro", Cavallerizza. Altre maschere: Annalisa A (Cm) e Rita (P).
E stamattina (mercoledì 5) c'è stato un teatro ragazzi piuttosto carino. Lo spettacolo si intitolava "Albero" e come al solito ho fatto qualche foto. In queste prime tre (uno, due, tre) ho catturato i particolari più minuti della scena grazie al portentoso zoom della mia macchinetta. Poi ho fotografato il cartello che indica la manichetta dell'estintore in modo che quando fra 400 anni verrà riscoperta la mia arte tutti penseranno che ero un grande fotografo concettualista e metafisico; ed infine ho immortalato questo scorcio di corridoio un po' claustrofobico, l'atrio del teatro con sullo sfondo la grande Piazza dei Teatri e il tavolino delle maschere.
Teatro ragazzi "Albero", Ariosto. Altre maschere: Annalisa A (Cm), Cristina (P), Elisabetta T (II).

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