17 dicembre 2008

Kindertheater


Ieri mattina in teatro c'era uno spettacolo per bambini. Era tratto da Rodari e si basava sul gioco delle ombre, delle luci e delle trasparenze. Dev'essere davvero difficile costruire un buono spettacolo per i bambini perchè dev'essere molto difficile capire cosa è giusto offrire loro. I bambini ridono per un nonnulla e spesso per cose che non volevano nemmeno essere umoristiche; ma il difficile non è farli ridere, sensazione piacevole quanto passeggera, bensì capire cosa li colpisce in profondità; credo che spesso nemmeno loro sappiano cosa li ha toccati depositandoglisi dentro e magari se ne accorgono solo anni dopo, passando davanti all'Ariosto sul tubolare con la marmitta truccata e ripensando di colpo a quella lontana mattina in teatro. Perciò dev'essere davvero raro terminare uno spettacolo per bambini con la sicurezza di aver costruito qualcosa di buono. Io credo che nemmeno gli attori e le maestre abbiano mai una solida idea di quanto uno spettacolo sia stato davvero efficace. A me piacerebbe molto crearne uno (anche uno per adulti, del resto). L'ho già detto mille volte, lo so. Ma mi piacerebbe davvero provarci. Non pretendo di raggiungere i livelli de "I due succhini", naturalmente, peccherei di ubris e di presunzione a volerlo, mi basterebbe raggiungere quelli di un Cechov, di un Tasso o di uno Shakespeare. (la foto non c'entra niente ma non sapevo quale mettere e mi piace molto, con questo gattino bianco che osserva tranquillo ventidue tassi. Fotomontaggio? Secondo me sì)

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