2 giugno 2008

Cronaca di un sabato sera trasgressivo


Sabato sera ho cercato di fotografare le lucciole che popolano il mio giardino ma senza successo; tutte le foto sono venute nere e non ho capito se è perchè la mia macchina fotografica è troppo poco sensibile (per dire, quando aveva visto "Titanic" non aveva versato neanche una lacrima) o se è perchè le lucciole ogni volta smettevano di lampeggiare proprio quando schiacciavo il pulsante. La foto sopra è uno dei cinque tentativi che ho fatto, gli altri sono tutti uguali.
E poi rientrando in casa ho visto sotto un vecchio cassettone in sala dei mucchiettini di segatura. Credo che a farli siano stati i tarli, che quando ero piccolo pensavo fossero i maschi delle tarme. L'altro giorno su "La settimana enigmistica" ho letto che esiste una tarma che quando capta gli ultrasuoni del pipistrello chiude le ali e si lascia cadere nel vuoto per sfuggire al famelico predatore. Anch'io quando le cose non mi vanno bene (non più di ventisei o ventisette giorni al mese, a meno che non sia un mese diverso da febbraio) adotto la stessa tattica: lasciar perdere tutto per sfuggire (effimeramente) al problema. Perciò questa tarma mi è diventata simpatica: sono sicuro che anche lei si nutre di fieste e che quando incontra delle tarme femmine non sa mai cosa dire, anche se probabilmente lei scrive meno post autocommiseratori di me.
Così, questo è stato il mio sabato sera. Live fast and die fast, no regrets! è il mio motto

4 commenti:

Orso ha detto...

Di solito, per tentare di salvarmi nei pericolosissimi pranzi del sabato da mia suocera faccio finta di avere mal di testa...
ma raramente funziona... proverò a lanciarmi dal terrazzino e chiudere le ali... visto mai che funzioni... ;)

Max_am ha detto...

I tuoi post sono sempre tremendamente spiritosi e noi maschietti siamo un peletto invidiosi del fatto che hai un sacco di mojo. Sarà che ti immagino un pò come Charlie delle famose Angels e al posto della voce hai il tuo blog ... Tornando serio (O.O), quella della lucciole mi ha fatto venire in mente un bellissimo ricordo che avevo sepolto nel passato. Grazie Paco.
Bosley :)

Paco ha detto...

:D:D:D Orso!

Max, sì, le lucciole sono un sacco evocative. Un giorno d'estate che ero andato a fare un giro in bici ed avevo sbagliato i tempi tornai a casa che era già buio pesto; in una stradina di campagna sotto gli alberi (e perciò senza nemmeno la luce lunare) mi imbattei di colpo in uno stormo di lucciole. Sembrava davvero di essere in un sogno...

Anonimo ha detto...

sei meglio di tony manero pertsss!!:D