11 giugno 2008

Odori


Qualche giorno fa sul Corriere della Sera ho visto un articolo dove un musicista elencava i suoi dieci suoni preferiti (il borbottio del tapisroulant in aereporto, la grandine sui vetri ecc...). Mi è venuta voglia di farlo anch'io ma per non copiare proprio pari pari ho deciso di mettere i miei odori preferiti invece dei suoni. Sono quasi tutti legati all'infanzia. Li metto in ordine sparso e non gerarchico perchè sarebbe troppo difficile fare una classifica. No, anzi, faccio una classifica.
10) l'olio di canfora e l'erba tagliata: prima di una partita di rugby o di calcio mi capitava di sentire questo mix di odori particolare. L'olio con il quale gli altri giocatori si spalmavano i muscoli mischiato al profumo del campo appena rasato. Un afrore rimasto legato nel ricordo a quelle sensazioni (ansia, paura e terrore) che provavo prima di giocare.
9) l'impregnante per legno: il mio asilo aveva pareti in legno cosparse di impermeabilizzante e quando sento questo odore mi ritrovo per un secondo sbalzato indietro fino ai quei tempi.
8) il pelo del mio cane: annusare da vicino il mio cane era un calmante naturale.
7) la benzina al distributore: quando da piccolo i miei genitori si fermavano al distributore io mi inebriavo con larghe boccate di effluvio di benzina; è lì che ho bruciato il 40% dei miei neuroni, il restante 60% leggendo il manuale di MT.
6) le sere d'estate: l'aria delle sere estive ha qualcosa di particolare. Come se il tempo si fermasse e creasse un buco nero nello stomaco, una porta spaziotemporale a metà tra infinite promesse e sottili paure. E' come se ci fosse un sacco di adrenalina nel corpo, però anche lei non in moto ma lì ferma, in impaziente attesa di un ignoto segnale di via per poter partire.
5) l'erbazzone alla sera: l'odore che proveniva dal forno quando tornavo su dal cortile sudato, sporco ed infreddolito e sapevo che dopo il bagno, ripulito e con i polpacci ancora un po' indolenziti, sarebbe arrivato l'erbazzone (una focaccia ripiena di bietole), era un po' il simbolo della sicurezza, la convinzione che potevo "sporcarmi" nel mondo e che a casa ci sarebbe sempre stato qualcosa di caldo e pulito ad aspettarmi.
4) l'aria prima di una nevicata: l'odore dell'aria prima che nevichi è inconfondibile. Anche se fa freddo non si sente freddo, la notte sembra luminosa e nell'aria ristagna una indefinita speranza. E' una specie di primavera invernale, però quasi mistica.
3) il cloro: anche l'odore del cloro della piscina mi ricorda quando ero piccolo. Andare in piscina mi piaceva ma al tempo stesso mi metteva un po' a disagio perchè non sono mai stato molto bravo a nuotare. Era bello stare lì a pelo d'acqua attaccato al bordo o, ancor meglio, al tubo della scaletta, con il sole che si rifletteva sulla superficie dell'acqua offuscando tutto.
2) la pioggia sull'asfalto: probabilmente l'ho già detto ma una delle sensazioni più belle di quando ero piccolo era sentire l'odore che saliva dall'asfalto bollente, bagnato dalla pioggia o dall'acqua della fontanella che avevamo in cortile.
1) le gommine profumate: le mie compagne delle elementari e soprattutto della prima media avevano nell'astuccio delle gommine da cancellare profumate che non cancellavano quasi niente. Il loro odore è per me la perfetta "immagine olfattiva" (va bè) di quegli anni.

8 commenti:

robbby ha detto...

a parte l'erbazzone sono praticamente anche i miei odori preferiti...sostituisco l'erbazzone con quello della cera pongo però!

Orso ha detto...

mmmhh... il "profumo" di neve... a me piace moltissimo anche il colore del cielo, che vira sul rosa e si vede anche di notte...
e l'odore della Coccoina, la mia prima droga sintetica... :P

Anonimo ha detto...

Quella dell'aria prima della nevicata è da antologia! Quella delle gommine è delicata come certi ricordi d'infanzia. Bravo Paco. Però, il mio primo posto non c'è nella lista. Spero non diventi un ricordo pure quello...

Anonimo ha detto...

:D Max

la Coccoina è stata una brutta dimenticanza, più o meno va nel settore dele gommine profumate, insieme magari anche all'odore delle figurine quando aprivi il pacchetto

Orso ha detto...

Mi rendo conto di parlare di archeologia editoriale, ma chi si ricorda del "Miao"? Quel fascicoletto con la carta grossa, quasi cartoncino, che si colorava, ritagliava e incollava per costruire i giochini?

Billie MacGowan ha detto...

una volta mi si rovesciò una boccetta di olio canforato nel bagagliaio dell'auto.

voglio un deodorante per auto all'olio canforato, era buonissimo.

Slivovilla ha detto...

sottoscrivo l'elenco ma sostituisco all' erbazzone l'odore del caffè tostato: c'era una torrefazione vicino alla statale che percorrevo pee andare dalla mia ex casa al resto del mondo civile ed abitato che tostava caffè 3 volte al giorno, al mattino

parabrezza ha detto...

io ho nostalgia di quell'odore un po così delle rotaie e delle traversine, quell'odore di ferrovia che c'era quando andavo a vedere i treni da piccolo