27 settembre 2007

Il cavallo da phynanze


Ho riletto l'Ubu Re, libriccino scritto ai tempi del liceo (1890 circa) dal francese Jarry con una comicità proprio liceale: semplice, "scatologica" (cioé "terra terra") e demenziale. A me ha fatto molto ridere. E' una specie di parodia delle tragedie storiche di Shakespeare, con un re grassissimo, meschino e ignorantissimo che mira solo a mangiare, ad arricchirsi ed ad uccidere tutti con il suo uncino da merdra e la sua sciabola da phynanze, spalleggiato da una moglie arpia che affama il cavallo da phynanze per fare la cresta sull'avena. Ieri sera ho anche scoperto che "Amleto" deriva da "amlohgi" che in antico norvegese voleva dire "deficiente" (e la saga di "Amlohgi" è una ripresa della storia di Brutus che in latino vuol dire sempre "deficiente"); anche in Ubu Re c'è un figlio che vendica la morte del padre, ma Ubu se la cava decisamente meglio dello zio di Amleto, grazie soprattutto ai garretti del suo impagabile cavallo da phynanze. Ecco la pagina iniziale dell'Ubu.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

gorgolino ti consiglio di leggere (ma io l'ho trovato in fondo a uno scaffale all'università, comeperdire forse è un pò introvabile) le "gesta del dottor faustroll" sempre di Jarry...scoprirai cos'è la patafisica (ovviamente la mia scienza preferita :P)

Anonimo ha detto...

lo farò, grazie ubu robbb. Dovessi tagliare le onecchie con la mia sciabola da phynanze a tutti i librai di Reggio per trovarlo, cornoblù!