26 agosto 2007

Ropert Capa


Il teatro della Cavallerizza è intitolato a Cesare Zavattini (lo sceneggiatore di Umberto D) ma non lo sa nessuno, perché per tutti è appunto "la Cavallerizza". Lo chiamano così perché un tempo faceva parte della cittadella militare di Reggio Emilia ed era adibito a ricovero per i cavalli (anche se uno dei cavalli non accettò di farsi mandare al ricovero e vagò disperato per la città finchè decise di farla finita buttandosi sotto un treno con la sua mosca cavallina Flaik, ma questa all'ultimo secondo prima dell'arrivo del treno scappò e così il cavallo rinunciò al tragico gesto e la inseguì). Ora al posto dei cavalli ci sono le maschere ed al posto del mucchio di biada c'è la macchinetta delle bevande calde, che mi fornisce il 548% del mio fabbisogno giornaliero di cioccolata in tazza. Ho fatto delle foto anche qui, approfittando di una mattinata in cui avevo il teatro tutto per me; una mattinata di pulizie al termine dello stage di Commedia dell'Arte di Fava. Eccole qua...
Il teatro da fuori, una finestrona, finestrona due, finestrona tre, finestrona quattro, i giardini antistanti con particolari romantici come le transenne e i cassonetti del rusco, la guardiola regno delle maschere, i posacenere all'uscita, la scala a chiocciola che porta al piano delle luci.
P.S. non c'entra molto ma ieri l'altro sul Crostolo ho visto anche un toporagno, eccolo in questa esclusiva fotosequenza di Donna Moderna: avvistamento, caccia, fuga.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

nella finestra4 il sole crea con i suoi raggi delle entita'...in basso a destra potrebbe essere un angioletto che suona la tromba?..bellaaa pertssss!! ps(il topo ragno e' un grande):)

Anonimo ha detto...

:o) bella idea Ghemon! Quella "strana cosa" arancione aveva colpito anche me, però l'idea di un angioletto trombettiere non mi era venuta in mente... Secondo me ad occhio nudo quelle cose neppure si vedono, sono giochi di luce (o angeli?) che forse solo la macchina fotografica (per quanto supereconomica come la mia) riesce a cogliere

Anonimo ha detto...

il topo ragno rulezza, non quanto pert ma rulezza un fracco...

Anonimo ha detto...

io credo fosse un angioletto che suonava il bluss:))..bellaaaa pertsss