
Dopo Chio il granchio, un altro mio progetto grafico è stato crudamente cassato. Avevo pensato al logo qui di fianco per un piccolo evento che forse si terrà qui a Reggio Emilia, ma non è piaciuto molto, per usare un eufemismo. A me piace, invece, anche se so che c'entrava molto poco con il tema dell'evento. Sono due pesciolini rossi in una brocca d'acqua. Hanno la testa un po' quadrata per ricordare i reggiani (che sono chiamati Teste Qaudre) e nelle mie intenzioni l'acqua, con i suoi rumori ovattati ed i movimenti rallentati, doveva ricordare il senso di tranquillità, intimità e protezione che possono essere le caratteristiche di una casa. Volendo stiracchiare il significato, il fluttuare nell'acqua può ricordare anche il galleggiare nel liquido amniotico della pancia materna, che è un po' la nostra prima casa e forse la casa per eccellenza. I due pesciolini ed i colori mi piacevano molto; la forma del contenitore di vetro un po' meno, ma non ero riuscito a trovarne una migliore. Comunque niente, anche loro nuoteranno per l'eternità insieme a Chio nel limbo dei loghi non accettati, che per metà è popolato dai miei disegni.