5 giugno 2010

Addio o miei polpacci


Quando vado in bici mi piace fare dei tratti camminando, anche perchè ormai a pedalare vado sempre più piano. Hanno fatto delle piste ciclabili molto belle; dopo aver costruito una bretella stradale in mezzo ai campi verso le colline, hanno tracciato ai lati due sentieri per ciclisti e pedoni. Un po' perchè le conoscono ancora in pochi e un po' perchè non portano da nessuna parte, quelle piste sono quasi sempre deserte. Oggi ho camminato per cinque chilometri senza incontrare nessuno.
Questo è l'inizio del sentiero, in lontananza si vede il primo dei tre ponticelli che lo scavalcano. Tra il sentiero e la strada asfaltata c'è una barriera di terra che permette di sentirsi isolati; è bello ascoltare passare le macchine a tre metri di distanza e vedere dei cartelli stradali che sembrano sospesi nel nulla; è un po' l'effetto che si prova in autogrill. Questo è uno dei tanti campi di grano che si incontrano. Questo è un cippo votivo dedicato ad Andrea Pazienza (così ho deciso), un disegnatore di fumetti. Questo è il secondo cavalcavia. E' bello anche passarci sotto: dopo tanto sole scottante ci si immerge per dieci metri nell'ombra. Poi è anche piacevole bere a queste fontanelle improvvisate, utilizzate penso dagli stradini (sapete cosa dice una cartomante ad un giovane che poi finirà a lavorare all'Anas? "Lei farà molta strada!"). Un secondo dopo aver fatto questa foto ho fatto un passo avanti per andare a bere e mi sono sentito cadere qualcosa dall'alto sulla spalla. Era una biscia! E' caduta dal ponte che si trova proprio lì sopra. Ho avuto paura per i successivi centotrentuno minuti. Questi sono dei fiori sulla barriera di terra. E questi sono i miei calzini neri da ciclista; all'altezza di Puianello ho incrociato Christian Dior e lui quando li ha visti è svenuto con la faccia sull'asfalto per il disgusto. Questa è la montagnola di Albinea, sacra agli aborigeni; loro credevano che essa avesse poteri magici e conferivano il titolo di "grande sborone" (una sorta di semidio) a chiunque impiegasse meno di 5'13" ad arrivare in cima.

1 commento:

Max_am ha detto...

... io l'ho sempre sentita chiamare la montagnola di 'Blalbinea'. Adesso vedi un pó te da dove nasce la leggenda del grande sborone :)