3 febbraio 2008

Piano


In questi giorni mi sono un pochino avvicinato per la prima volta alla cultura del pianoforte. Finora avevo ascoltato solo il saggio delle medie di mio fratello, ma ero stato troppo occupato a giocare con il puffo cacciatore che avevo appena acquistato alla cartoleria della Mirella per seguire l'esecuzione. Tra venerdì sera e sabato pomeriggio invece ho assistito ad un concerto di duetti per violino e pianoforte di Beethoven ed alle prove dell'opera barocca Alidoro con il clavincembalo protagonista. Come hanno ben scritto Tolstoj ed Adorno, Beethoven stimola il meglio del nostro intelletto, e infatti durante il concerto io ho partorito questa idea: un cartone animato con due api, una (bee Thoven) amante della musica classica e una (bee Gees) amante della pop. Domani cerco di vendere il soggetto alla Pixar. Suonavano due giovani musicisti pietroburghesi (Ilya Gringolts violino e Peter Laul piano) e a me sono sembrati molto bravi. Ho anche imparato la storia che sta dietro la Sonata a Kreuzer. Beethoven la scrisse per il suo amico Bridgetower, un bravissimo e precocissimo pianista mulatto (una sorta di Puskin dei tasti d'avorio), ma poi litigò con lui a causa di una donna e con gesto non tanto maturo tolse Bridgetower dalla dedica (quella originale era in italiano e diceva "sonata mulattica composta per il mulatto B., gran pazzo e compositore mulattico") e vi mise il signor Kreutzer, che però detestava Beethoven ("oltraggiosamente incomprensibile") e non ascoltò mai la sonata. Tolstoj ha scritto un racconto su questa composizione per piano e violino; io avevo iniziato a leggerlo ma non mi era piaciuto, adesso proverò ad affrontarlo di nuovo.
Anche la musica dell'Alidoro è piacevole; data la mia antipatia per il barocco e per il suono che mi è sempre parso "forzatamente allegro" del clavincembalo non me lo sarei aspettato. I musicisti della Cappella dei Turchini sono giovani e vengono da Napoli e io, su richiesta dell'arpista, ho anche chiamato per la prima volta in vita mia un taxi (Latina3), riempendomi di orgoglio.
Ho fatto quattro foto: la tastiera del clavincembalo (su a sinistra), il clavincembalo, le sedie ed i leggii dell'orchestra, la sedia del clavincembalista.
Questa sera (martedì 5) primo turno con Andrea, Carmine e Valentina. In cartellone all'Ariosto c'era "Junka", della ballerina di flamenco Mercedes Ruiz. Altre maschere: Andrea (I s), Annalisa A (Cm), Carmine (II), Corrado (gr), Cristina (I d), Elisabetta D (III), Giovanni (bg), Maria Rosaria (P), Simona (bg), Valentina (gr).

1 commento:

Anonimo ha detto...

ahahah Paco ... Bellissima storia che immagino si intitolerà "Being a Bee". Sono contento che non ti siano venuti in mente i Bee Hive cmq. :)