Stasera (beh, ieri sera, venerdì) all'Ariosto c'è stata una conferenza di Guccini, Ligabue e Michele Serra. Tema: il Po. Più che una conferenza penso fosse una chiacchierata e l'argomento probabilmente erano i ricordi dei tre legati al nostro fiume, magari con qualche digressione sociologica sull'importnaza del Po nelle società e cultura emiliana. Io però non ho sentito neanche una parola, un po' per i miei soliti pregiudizi ideologici verso Serra ed un po' perché Guccini e Ligabue -pur essendomi simpatici- rappresentano nella mia visione misantropesca ed un po' insoddisfatta i portavoce di una emilianità pigra, grassa e tutto sommato contenta di sé che non mi va completamente a genio. Quindi insomma in segno di protesta non metterò le foto dei tre protagonisti (una presa di posizione molto dura, lo so) ma quelle che ho fatto io al secondo ordine del teatro: questi sono i divanetti tra il secondo ed il terzo; questa è la tromba delle scale vista dal piano del loggione; questo è un termosifone; questo è l'ingresso destro; questo è un cartello (anche a me come a Robert Capa piace fotografare avvenimenti cruciali); questa è una sedia nell'anticamera del palchetto sul proscenio del secondo destro con sopra l'Amleto che ho letto per fare vedere che non mi interessava il dibattito; questa è la successione dei palchetti; questa è la cavea del teatro vista dal corridoio del secondo ordine con in primo piano il chiavistello del palco del prefetto. Poi ho fotografato anche il ritorno a casa: il semaforo di San Pellegrino, le luci del ponte di San Pellegrino e il fanale della mia bici sul lungoCrostolo verso casa.
Le altre maschere della serata: Alexia, Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Cristina, Riccardo, Rita, Roberto, Simona.
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