10 settembre 2007

Kay, Sally e Mimì


Libri - Finalmente ho finito un libro dopo tanto tempo. Avevo iniziato La morte di Ivan Il'ic ma poi l'ho abbandonato a metà, avevo iniziato I fratelli Karamazov ma sono ancora a pag. 400, avevo iniziato L'Adalgisa di Gadda ma non mi piaceva, avevo iniziato Il ritratto di Dorian Gray ma non mi ritrovavo nello stile di Wilde (che apprezzo molto invece nelle commedie teatrali), avevo iniziato una raccolta teatrale di Marlowe (quello interpretato da Rupert Everett in "Shakespeare in love") ma era veramente troppo pesante per uno che fonda la propria cultura su Topolino e la Settimana Enigmistica. Adesso sono invece riuscito ad arrivare in fondo ad un libricino di Simenon chiamato "Tre stanze a Manhattan". Non lo considero un capolavoro, però insomma l'ho letto. Il personaggio femminile (Kay) è accattivante e ricorda un po' le donne esili e sole dei dipinti di Hopper, il personaggio maschile (Francois, alter ego dello stesso Simenon) è un po' meno godibile. Non so perché ma Simenon mi ricorda Hemingway, che mi è sempre stato sul gozzo.
Penpal - Ho un amico di penna come Charlie Brown! Cioè, in verità è un'amica e poi è di mail e non di penna, e poi non so neanche quanto sia contenta di questa relazione epistolare (l'ultima volta le ho parlato della formazione geologica di alcune colline e dei vari tipi di anatre che incontro in bici, credo si sia addormentata sei volte durante la lettura). Comunque è molto simpatica. E comunque anche a me come a Charlie B. piace molto più la matita della penna stilografica e anch'io avevo un cane bianco e nero (e anch'io come Charlie conosco una ragazza molto simile a Sally, anche se non credo che Sally castimasse in dialetto tarantino).
Pavarotti - La scorsa settimana al Teatro Valli di Reggio hanno fatto una commemorazione di Pavarotti nel giorno della sua morte, aprendo una sala al pubblico e mandando in onda il concerto che Pavarotti tenne a Reggio nel 1991. Era un concerto commemorativo del trentennale del suo debutto, perché (ho scoperto) Pavarotti aveva esordito proprio a Reggio nel 1961, il 29 aprile, interpretando la parte di Rodolfo (il poeta innamorato di Mimì) nella Boheme. Ecco, il libretto della Boheme è il prossimo libro che vorrei leggere (so che non ve ne frega niente ma ve l'ho detto lo stesso). A me Pavarotti non è mai stato simpaticissimo (non so neanch'io perché, forse per qull'aspetto da Mangiafuoco) però mi sono accorto ascoltando quel concerto ed in particolare un duetto tra lui e Domingo (dalla voce molto meno possente e più "ricamata") che era probabilmente davvero il più bravo tenore del mondo. Va bè, insomma, non che ci fosse bisogno del mio giudizio.

4 commenti:

Billie MacGowan ha detto...

la Sally Brown de noantri:

http://i16.photobucket.com/albums/b42/Sir_Billingham/minchia.jpg?t=1189528734

Anonimo ha detto...

:D:D togus!

Anonimo ha detto...

sai che la vignetta che hai pubblicato ce l'ho appesa davanti al mio pc in ufficio??

Anonimo ha detto...

Edward Hopper è un mito!