17 luglio 2007

Il piccolo Mississippi


Il Crostolo è il fiumiciattolo le cui rive percorro in mountain bike. E' una striscia d'acqua un po' sporchina (mi chiedo quante malattie abbiano i germani reali che la bevono e ne mangiano i pesci) ma gli sono comunque affezionato. Ho fatto alcune foto al tratto di fiume compreso tra Reggio e Vezzano. Eccole qua. L'inizio dei miei viaggi è quasi sempre il Guado del Magiaro, così detto perché lì tanti anni fa ci abitava un mezzo vagabondo forse di origine ungherese che andava in giro con un cavallo. Grazie al guado, che in questo periodo è facilissimo perché il fiume è ormai in secca, passo sulla riva destra (o sinistra, per me che vado verso monte; è la riva più selvaggia) e poco dopo incontro il Posto dei Cagnetti, frutti selvatici molto buoni che assomigliano a piccole prugne. Dopo un chilometro il sentiero si interrompe. Occorre risalire sul ponte del Buracchione e ridiscendere sulla riva destra; percorrendo questa ripa si giunge -la città distante ormai sette chilometri- alla diga di Ferrarini ed al Lago di Corbelli, un piccolo invaso formato da questa cateratta alta una ventina di metri. Le acque del laghetto naturalmente fanno un po' schifo ma sono sempre popolate da germani, aironcini e piccioni che danno alla veduta un aspetto da quadro di Corot. Questa qui ritratta è una germana reale (anas platyrhynchos) che scappa al mio arrivo, il che conferma la teoria del Carlo Darwin secondo la quale le femmine delle anatre hanno comportamenti incredibilmente simili alle femmine di homo sapiens. Dopo di chè il buon ciclista (qui ritratto in un celebre scatto sexy di Helmut Newton) si lascia a malincuore alle spalle lo stagno con i germani, si dirige verso le prime colline e raggiunge, all'altezza di Vezzano (km 10 da Reggio), una zona in cui regnano fagiani, scoiattoli e leprotti (lepus europaeus) ed in cui anche il placido Crostolo è riuscito con le sue flebili e pigre acque ad erodere le pareti dell'alveo, rendendo più sinuoso e fantasioso il proprio percorso fino a formare quasi dei piccoli canyon. A duecento metri da lì poi parte la terribile salita del Castello di Vezzano, ma di questo parlerò in un altro attesissimo post.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

..certo che pero'se ci fai pipi dentro ogni volta...:))

barbara ha detto...

checcarino questo post corredato di bu'oliche fotine!!
^_^

Anonimo ha detto...

quali foto,,,???..e' mai possibile che io non riesco mai a vedere foto!!!

Paco ha detto...

devi cliccare sulle parole rosa che compaiono nel testo, anonimo

Anonimo ha detto...

Oddio... Peeeert... hai fatto outing?

Shame on You former Disa (cit.)

Paco ha detto...

non sono io, è una foto di un ciclista a caso che ho preso dal paginone centrale del calendario dei ciclisti secsi reggiani: il calendario è per beneficenza e l'iniziativa è di emme ti perché lei è buona dentro

Anonimo ha detto...

sei tu quello??

Billie MacGowan ha detto...

apocalypse is near

Anonimo ha detto...

Wow! ... che reportage!

Anonimo ha detto...

Great work.