25 gennaio 2007
The porcupine which lived twice
Mentre scartabellavo tra i dimentichi scartafacci di un vecchio cassetto ho scoperto un fumetto che scrissi nella mia tarda giovinezza, allorché militavo come obiettore di coscienza nel WWF. So che è un po' penoso pubblicare i propri stessi fumetti ma sul secondo manuale del giovane sborone c'è scritto che a noi è permesso farlo. Beh, insomma, i dialoghi sono a volte poco simpatici e lo stile è talora un po' lezioso, però soccia non disegnavo mica male. Come Botticelli con la Divina Commedia e Puccini con la Turandot, anche Nutellus ha lasciato incompiuta quest'opera; essa, nel vuoto urlante di quelle nuvolette senza dialoghi, costituisce un imperituro memento contro tutte le guerre.
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5 commenti:
peccato non si riescano a leggere proprio tutti tutti i dialoghi..!!
cmq caruccio!!
oggi vado a vedere l'arte del sogno, chissà se c'è pure qualche riccetto nel film
allora, o eterea Focaccina, com'è stato il film? C'erano poi ricci o almeno cani, gabbiani e purceddi? Io comunque l'avrei intitolato "Se mi lasci ti sogno", sarebbe stato più cool
purtroppo non ho letto i dialoghi. ma fico, fico, fico.
pubblicherei volentieri sul mio blog i miei antichi fumetti del liceo, ma sono troppo fatti per un pubblico mirato (me e i miei due compagni di banco) =P
pubblicali, o Billie!
Bravo Paco. E' un peccato che tu non ti lanci in qualche bonelliana avventura... :) L'arte del sogno è un film particolare ed io impazzisco per l'acqua fatta con le striscioline di plastica trasparente da fioristi...
(ma Eternal sunshine of the Spotless Mind è insuperabile)
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