30 giugno 2011

Hotel Emilia


La mia rivista preferita si chiama Hotel Emilia. Si può prendere solo in abbonamento ed esce ogni due mesi. Visto che uno dei collaboratori della rivista è al 50% un professorino e al 50% uno sborone, si trovano sempre delle notizie etimologiche che interessano solo a me. Eccone un po' che ho imparato ultimamente: l'aglio si chiama così perché in lingua celtica "alliu" significava "bruciante". Lo scalogno, un bulbo simile alla cipolla, veniva coltivato anche nell'orto di Carlo Magno e si chiama così perché secondo la tradizione proviene dall'antica città di Ascalon, in Giudea. Pennabilli, comune appenninico riminese (ma fino a due anni fa era in provincia di Pesaro), è l'unione delle frazioni di Penna e di Billi. Mondaino, in provincia di Rimini, si chiama così perché il monte sul quale sorge era popolato dai daini (mons dainorum), mentre una grande pineta che un tempo pullulava di cervi ha dato il nome a Cervia. La parola 'asino' invece deriva dall'ebraico e voleva dire "camminare lentamente a piccoli passi". E ci sono tante tante altre notizie, interessanti quasi come queste, che potete leggere solo su Hotel Emilia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo :D
ma_xaM

Paco ha detto...

non è un post molto interessante... :o)

Anonimo ha detto...

Uh perché no? Comunque l'ottimo (un po' spiritoso, invero) si riferiva al termine 'accelleratore' sulla copertina della rivista. So che esiste ma suppongo che la volontà fosse scrivere 'acceleratore';)
ma_xaM

Paco ha detto...

Intendevo che il MIO post non era molto interessante. Riguardo ad "accelleratore", la caporedattrice, che tiene molto alla rivista ed alla lingua italiana, è stata in crisi per settimane dopo aver scoperto l'errore... :)
Anch'io pensavo si scrivesse con due L. E' stato quel rompone pignolo del correttore word a farmelo notare.