Il giardino delle cincie - Davanti alla mia finestra, sull'altro lato della via, sono improvvisamente fioriti i cinque ciliegi dei miei vicini e lo spettacolo è incantevole. Dopo gli aceri, i ciliegi sono forse gli alberi con i colori più belli. Anche nel mio giardino c'è un ciliegio ed in questi giorni la casetta che è appesa al suo tronco è tornata a popolarsi. Per il quarto anno le cinciarelle sono arrivate a fare il nido e si sente sempre becchettare dall'interno perchè loro hanno l'abitudine di allargare e plasmare il buco d'entrata, anche se è già quattro anni che lo allargano e ormai dovrebbe essere a posto. Ma forse è solo un tic nervoso del padre, come quando l'uomo fuma nervosamente davanti alla sala parto. Gli altri anni non è andata bene, per usare un eufemismo: la prima volta sono morti tutti i piccoli, il secondo anno ne sono morti due, il terzo anno di nuovo non ne è sopravvissuto nessuno... Se vi va allargate la foto qui sopra perchè per me è davvero bella.
Alle forche - Stamattina ho fatto un giretto alla Forche di Puianello, il paesino sul Crostolo dove morì mio nonno in motocicletta molti anni prima che io nascessi (ma non ci sono andato per questo motivo, volevo solo fare un giro). Ero in mountain bike, avevo un freno rotto ed indossavo un k-way verde pisello ed un casco blu vinto con i punti Kellogg's, come prescrive la torah quando si va a visitare un proprio avo scomparso. Non è stato tanto bello, non mi sono neppure potuto fermare sul laghetto di Ferrarini perchè c'era un pescatore (i pescatori sono miei acerrimi nemici). Il piccolo album di foto del giro è qui.
The cowardly mask - Anche quest'anno dovrei fare la maschera alla rassegna "Fotografia Europea", in programma tra maggio e giugno. Codardo come al solito, ho chiesto di essere messo nella mostra molto decentrata dov'ero l'anno scorso e dove non passava nessuno, speriamo che mi accontentino. Nella passata edizione ad esporre nella mia sede c'erano due ragazzi simpatici, uno reggiano ed uno sloveno. Quest'anno non lo so. Il tema di questa edizione non sembra un granchè: il corpo come soggetto ed oggetto della percezione tattile. A me non piacciono mai molto le foto di corpi in movimento, di solito preferisco i soggetti fermi ed in un certo senso anche nella vita mi piace più star fermo che viaggiare: secondo i greci questo era sintomo di un'indole introspettiva, secondo mia mamma è perchè sono un pogiapian. Nelle mie foto compaiono spesso elementi simbolo dell'assenza di moto, come i covoni o le sedie. Secondo me le mie tre foto più belle sono queste: Seggiolini nella penombra (2007), Four lonely seats (2007), Dos de fille avec deux chaises (2007).
2 commenti:
anche secondo me i ciliegi sono stupendi, secondi solo a noi aceri... :)
ciao paco!
is ora ke you return to de forum! rugby.it nun is piu' lui senz you! torn torn :P
Posta un commento