24 giugno 2007

Viaggio nell'etimologia


Questa settimana il nostro viaggio nell'etimologia toccherà sette nuove parole: nessio, strulapioppo, scantanaddero, imbambesen, coiossi, micca e bambasone.
Nessio - Vuol dire "semo" o qualcosa del genere. "T'è propria un nèsi!", "sei proprio un nessio!". Forse deriva semplicmente dal latino "ne scio", "non so", e perciò vuol dire ignorante, ma non lo so di sicuro, quindi paradossalmente se ho ragione sono un nessio.
Sturlapioppo - Si dice di persone non particolarmente sveglie ed argute. "Mo che sturlapiop!", "ma che tontolone!". L'etimologia è abbastanza chiara ed evoca l'immagine di una persona talmente lenta di riflessi da dare una testata contro un pioppo. Ora che ci penso anche l'etimologia di "sturlarsi" mi è ignota, ma magari ne parleremo nella prossima puntata.
Scantanaddero - Questa è di più difficile esegesi. Fare lo "scantanader" vuol dire "fare lo gnorri", "fare l'indiano", però visto che i nader sono le anatre e "scanter" significa "svegliare", "far dare una mossa", non si capisce bene il nesso tra uno che fa l'indiano ed uno che spaventa le anatre. Forse magari "scanter" qui significa "girare il cantone" e quindi magari l'immagine ispirata dal vocabolo è quella di un'anatra che con nonchalanche mentre la chiamano per metterla in padella gira l'angolo e sparisce alla vista. Chissà?! (nella foto: un'anatra fa la scantanader e fugge con i suoi piccoli che fanno gli scantanader ed invece di nuotare si fanno trasportare)
Imbambesen - Una specie di sciarada: imbambii+esen, cioé rimbambito ed asino. Un insulto semplice semplice ma sempre di effetto.
Coiossi - Questo è misteriosissimo. Coiossi è un'esclamazione che vuol dire qualcosa come "eh, va bè, che scoperta!". Tipo uno dice "a me piacerebbe lavorare di meno e prendere lo stesso stipendio" e l'altro risponde "coiossi!", come a dire "per forza! A chi non piacerebbe, sturlapiop d'un cartein d'un imbambesen?". Da cosa derivi questo vocabolo però è davvero un enigma. Sicuramente comunque nel 32018 degli archeologi ritroveranno questa parola incisa in un frontone dell'Acropoli di Roncocesi e i glottologi ne attribuiranno con sicumera l'etimo alla radice sanscrita "koi" ed alla desinenza sumera "ooss" od "oosc", per un significato complessivo di "cervo di fiume che inala il tabarro". I glottologi son fatti così, è anche inutile prendersela.
Micca - Anche questo è misterioso, vieppiù perché è stato adottato in forma semi-ufficiale pure dalla lingua italiana, per lo meno nella forma con una sola C. "Non sono mica stato io!". Mi pare che in latino ci fosse un rafforzativo della negazione che era qualcosa tipo "mihi", ma non ne sono micca sicuro. Se così fosse comunque deriverebbe con ogni probabilità da quello.
Bambasone - "Bambasoun" ha anche una versione italiana -"bambacione"- ed indica credo una persona adulta con carattere immaturo e cervello un po' lento. Una specie di via di mezzo tra "sturlapiop" ed "imbambesen".

5 commenti:

barbara ha detto...

ancora!!ancora!!!
bella mi è piaciuta!

Anonimo ha detto...

E se mica derivasse da micro?

visto che ho dei grossi dubbi, evito di firmarmi per risparmiarmi una pessima figura.

Anonimo ha detto...

secondo me no, "micca" è un rafforzativo mentre "micro" sembrerebbe un diminutivo. Comunque è un'ipotesi interessante, sarebbe bello trasformare questo blog in un covo di etimologi selvaggi e vincere il Nobel per aver svelato l'etimologia di "coiossi"!

Anonimo ha detto...

http://www.etimo.it/?term=mica

HAR HAR HAR

Paco ha detto...

porca paletta