27 novembre 2006
Musetto di scimmia
Dopodomani ricorre l'anniversario della morte di Cary Grant. Da piccolo era il mio attore preferito. Mi piaceva soprattutto in Intrigo Internazionale, che sto guardando proprio in questi giorni (in DVD; i DVD li guardo a pezzetti un po' come se fossero dei libri). Però pochi anni fa ho scoperto un altro film di Hitchcock con Cary, un film piuttosto vecchio che è diventato il mio preferito tra quelli firmati dalla coppia: si chiama "Il sospetto" e credo sia addirittura dei tardi anni '30. Grant (che si chiamava in realtà Archibald Leach, un nome per me molto più calzante al personaggio di quello con cui è divenuto famoso) è ancora piuttosto giovane e compare al fianco della super Joan Fontaine. Il meccanismo del giallo è piuttosto grossolano, se paragonato ai capolavori del regista, ma la storia in sé e soprattutto i due attori fanno della pellicola un gioiello. Devo cercare di farmelo regalare in DVD per Natale
24 novembre 2006
Che la Coppa sia!
Pip. Pip. Pip. Piiip. Arriva l'inverno e riparte la Coppa del Mondo di sci, la più grande invenzione dell'umanità dopo gli album di figurine dei cartoni animati. Coppa del Mondo vuol dire freddo fuori, rumori ovattati, dirette mattutine mentre tutti gli altri stanno facendo o guardando qualcos'altro: in definitiva tranquillità ed intimità. Visto che tutti i miei beniamini -Grigis, De Chiesa, Mair, Runggaldier, Wiberg- si sono ritirati, ho deciso che quest'anno la mia idola sarà Martina Schild, una svizzerina che assomiglia molto ad Heidi la pastora
14 novembre 2006
Il Teatro Cavallerizza
A Reggio Emilia ci sono diversi teatri ma il mio preferito è il Teatro Cavallerizza, un piccolo stabile che un tempo serviva da stalla equina per la guarnigione dell'esercito dislocata nella cittadella militare. Più sobrio e "simpatico" dei più grandi Teatro Valli e Teatro Ariosto, la Cavallerizza è il contenitore artistico reggiano riservato allo sperimentale. L'ultima cosa che ho visto è stato un concerto di una banda jazz giapponese il cui leader suonava una chitarra elettrica; non era male ma ne capisco troppo poco per apprezzarla davvero o per poterla criticare. Il teatro mi piace molto e mi sarebbe piaciuto scrivere testi di prosa: qualcosa tipo Checov o Shakespeare, per tenermi basso, ma il talento si è rivelato del tutto assente. Comunque vabbè. Il mio testo preferito è forse "La tempesta" di Shakespeare ma mi sa che finché non sarà recitata da dei canguri malesi alla Cavallerizza, regno dell'off, non la vedrò.
4 novembre 2006
La volpe ed il feroce segugio
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