14 giugno 2007

Il testimone


Domenica devo fare il testimone alle nozze di mio fratello. Non che mi vada molto, sono poco tagliato per quel genere di cerimonie pubbliche. Diciamo che se Darwin mi avese conosciuto non avrebbe mai pronunciato quella frase sull'uomo animale sociale ma avrebbe invece usato termini più sfumati tipo "sordido eremita disadattato" ed avrebbe probabilmente dato il mio nome (pacus pacus) all'unica iguana delle Galapagos che non partecipava mai ai raduni del sito delle altre iguane. Ho già fatto solo altri due matrimoni e non è andata granché bene, in più questa volta sarò anche al centro dell'attenzione (bè, così suona appena un po' egocentrico: diciamo vicino al centro del'attenzione) perciò non potrò sgattaiolare via a metà pranzo. Sarà un duro weekend insomma. L'unica cosa toga è che potrò identificarmi con uno dei miei film preferiti che si chiama appunto "Il testimone", quello con H.Ford e K.McGillis; spero tanto anzi che qualche bullo di Pescara mi fermi mentre mi reco in chiesa in calesse e mi butti per terra il cappello di paglia, così lo posso picchiare con fare duro ma sexy.

12 giugno 2007

It's over


Ok, la stagione dei teatri è proprio finita. Venerdì mattina ci sarà ancora un convegno ma sarà un po' come l'ultima tappa del Giro d'Italia, una passarella protocollare dopo le ultime massacranti montagne, che in questa mia metafora sarebbero poi i saggi di danza appena conclusi. Ieri sera l'Alexia -carina as always- ha portato per festeggiare una bottiglia di vino di suo cognato. Ne ho bevuto anch'io a garganella, tipo 5 o 6 ml. E' stata una stagione di stravizi: due mesetti fa avevo per la prima volta dopo tanti anni bevuto anche del caffè, quando alla macchinetta della Cavallerizza mi ero sbagliato a schiacciare il pulsantino e avevo selezionato caffè (al cioccolato) al posto del cioccolato. Qui a fianco c'è la striscia di saluto pseudo-peanutseana, così la può leggere anche Simona (ora ho tre lettori! il mio pubblico è aumentato di colpo del 50%) che non riesce ad aprire i file .jpg nella posta. Beh, niente. Il titolino di questo post è una citazione da un verso di una canzone degli Streets, che a me piacciono molto.

8 giugno 2007

La casa dalle finestre che non ridono


Qui a Reggio subito fuori dalle mura del centro storico sorgono a decine delle villette dallo stile particolare, che mi hanno sempre incuriosito ed affascinato ma delle quali non avevo mai capito la natura e l'età. Ora ho scoperto (credits to: Rita) che risalgono ai primissimi decenni del secolo scorso, che lo sitle è quello Liberty e sono in gran parte dovute ad un unico architetto, Guido Tirelli. Le villette sono davvero molto carine, anche se a volte un po' inquietanti. Hanno giardini ridotti ma pieni di piante di basso ed alto fusto, che incombono sulle case riempiendole d'ombra, di mistero ed appunto di una specie di inquietudine. A me ricordano un po' le atmosfere dei film di Pupi Avati, in particolare quelle del villino de "La casa dalle finestre che ridono", che come tutti sanno è il film che mi ha fatto più paura in assoluto in tutta la mia vita. Comunque ogni tanto passando di fianco ad una di queste ville abbandonata (la maggior parte sono abitate, anche se è difficilissimo scorgervi attività umana) mi vien voglia di acquistarla. Ho calcolato che mi basteranno non più di altri 8600 turni da maschera per pagare la caparra. Ah, tra l'altro Tirelli ha progettato anche la ristrutturazione del Teatro Ariosto del 1927, anche se non so bene che significato abbia questa coincidenza.

6 giugno 2007

Il computer della prima guerra mondiale


Il mio vecchio pc sta per tirare le cuoia*, ogni giorno che passa diventa più lento. Ormai per avviarsi la mattina ci mette dieci minuti, per aprire un foglio excel ce ne mette due, per un pdf ne impiega 3 o 4, per aprire messenger addirittura nove (dato calcolato cronometro alla mano). Lavorarci è una agonia biblica e se non l'ho ancora cambiato è solo per il profondo affetto che nutro per lui oltre naturalmente che per la fiacca di trasferire tutti i file pornografici sul nuovo pc.

*) l'espressione "tirare le cuoia" credo derivi dal comportamento di certi animali che al momento di spirare letteralmente "stirano" gli arti (come noi quando abbiamo sonno: forse anche loro prima del Grande Sonno si fanno una bella stiratona). Quando ero obiettore alla LIPU il primo uccellino che curai mi morì in mano dopo che gli avevo dato da bere (evidentemente troppo) e mentre lo fece stirò all'inverosimile le zampette, ferendo a morte la mia autostima. Stupido rondone egoista.

2 giugno 2007

La stagione dei saggi

A fine estate i tassi escono dalle tane, i cormorani migrano verso l'Asia ed all'Ariosto arrivano i saggi di danza. Ogni maschera attende terrorizzata questo periodo dell'anno ma in realtà l'esordio di ieri sera è stato piuttosto soft: teatro pieno solo per due terzi, pochi bimbi che correvano per le scale, temperatura accettabile grazie alla pioggia. Da oggi e per un'altra decina di giorni comunque ci sarà in pratica un saggio al giorno e quindi è ancora presto per proclami ottimistici. Infatti alla quinta serata Rita ha trovato su un muro la mistriosa scritta in caratteri runici "merda", vergata con lettere alte dieci centimetri. Annalisa, comprensiva, ha detto che se trova il bambino che l'ha fatto gli tronca le mani. Altre maschere prima serata: Alexia (che poi però è andata a casa perché eravamo uno in più), Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Cristina, Giovanni, Rita, Simona. Io ero in: secondo ordine. Altre maschere seconda serata: Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Cristina, Giovanni, Riccardo, Roberto. Io ero in: secondo ordine. Terza sera, terzo e primo ordine destro: Annalisa A, Corrado, Cristina, Giovanni, Riccardo, Rita, Roberto. Quarta serata (terzo): Alexia, Annalisa A, Annalisa N, Corrado, Cristina, Giovanni, Nicola. Quinta serata (primo): Alexia, Annalisa A, Corrado, Cristina, Riccardo, Rita, Simona. Sesta serata (biglietti): Annalisa A, Corrado, Cristina, Giovanni, Nicola, Rita, Roberto. Settima serata: Alexia, Annalisa A, Annalisa N, Giovanni, Riccardo, Rita, Simona. Nona serata (nell'ottava non c'ero. Platea): Alexia, Annalisa A, Nicola, Riccardo, Rita, Roberto, Simona. Ultima serata (terzo): Alexia, Annalisa A, Corrado, Cristina, Giovanni, Nicola, Simona.